Pagamenti con F24, consentito utilizzare l’home banking per i crediti del “bonus Renzi”. Le Entrate accolgono le richieste di ANDI
L’Agenzia delle Entrate fa un passo indietro ed annulla l’obbligo di utilizzare i canali telematici messi a disposizione dall’Amministrazione fiscale (Fisconline ed Entratel) nel caso di compensazione tramite il Modello F24 dei crediti relativi al bonus Renzi.
L’ennesimo impiccio burocratico era stato attivato con l’entrata in vigore della Manovra Correttiva attraverso il Decreto Legge n.50/2017, che contiene nuove norme in merito al pagamento delle tasse e contributi tramite il Modello F24, nel caso di compensazione dei crediti fiscali (Iva, Imposte sui redditi, Irap, ritenute, addizionali, imposte sostitutive).
Contro questa norma, che avrebbe obbligato anche i dentisti che hanno dipendenti a dover pagare ogni mese l’F24 attraverso il servizio “Fisconline” dell’Agenzia delle Entrate ed utilizzare l’apposito programma per la presentazione della delega di pagamento, si era schierata ANDI che, con altre sigle sindacale dei liberi professionisti, aveva chiesto all’Amministrazione finanziaria di ritornare sui propri passi e consentire di utilizzare il normale sevizio di Home Banking, perlomeno in caso di crediti ridotti e previsti per legge (come ad esempio il bonus Renzi). In tal senso era stato presentato, su nostra sollecitazione, anche un emendamento alla Manovra Finanziaria firmato dagli Onorevoli Vargiu, Oliaro, Galgano, Mucci, Quintarelli, Catalano, Menorello, Librandi.
Appello che è stato accolto dalla Agenzia delle Entrate che ha specificato che i crediti da 730, così come il “bonus Renzi”, non hanno natura di crediti da ritenute e conseguentemente non rientrano nell’ambito di applicazione della nuova norma prevista dalla Manovra.
Soddisfatti il Presidente Nazionale Gianfranco Prada ed il Segretario Sindacale Nazionale Alberto Libero per avere evitato l’introduzione di un ulteriore aggravio burocratico ai Soci.
La Segreteria Sindacale Nazionale.