Con la pubblicazione del Decreto del 31 Luglio 2015 pubblicato sulla G. U. del 11/8 u.s. “Specifiche tecniche e modalità operative relative alla trasmissione telematica delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, da rendere disponibili all’Agenzia delle entrate per la dichiarazione dei redditi precompilata” (vedi allegato) diventa operativo l’obbligo da parte di tutti i medici ed odontoiatri di trasmettere con procedure informatiche i dati di ogni parcella sanitaria emessa al “Sistema Tessera Sanitaria” per consentire poi all’Agenzia delle Entrate di inviare al contribuente il 730 precompilato, contenente anche le spese mediche sostenute durante l’anno.

Per ogni medico e odontoiatra libero professionista sarà necessario registrarsi al Sistema Tessera Sanitaria per ottenere le credenziali, che saranno inviate dal Ministero delle Finanze. Per l’anno 2015 andranno inviati i dati di tutte le fatture emesse, invece a partire dal 2016 per ogni parcella si dovrà:

 

– chiedere oralmente al paziente se vuole che vengano trasmessi i dati della sua parcella;

– annotare per iscritto l’eventuale rifiuto ed in caso contrario trasmettere:

1. dati studio: Codice fiscale e partita iva del medico/odontoiatra che emette il documento fiscale;

2. dati del paziente rilevati attraverso il codice a barre della tessera sanitaria (sarà quindi necessario dotarsi di un lettore ottico di codice a barre che dialoga con il sistema);

3. codice prestazione eseguita secondo un elenco codificato;

4. importo singola spesa o eventuale importo del rimborso;

5. numero fattura e data.

ANDI, fin dal momento in cui il cosiddetto “Decreto Semplificazioni” (D. Lgs. 175/214: “Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata”) approvato lo scorso anno dal Governo aveva previsto questa nuova normativa, si era immediatamente attivata per chiederne il cambiamento: l’11 marzo scorso abbiamo incontrato il Sottosegretario all’Economia On.le Zanetti (vedi newsletter) ed il tema principale era stato proprio la richiesta di utilizzare dati che già trasmettiamo al fisco (il cosiddetto “Spesometro”) per consentire comunque la riuscita dell’operazione 730 precompilato, contro la quale non abbiamo obiezioni di principio, ma che riteniamo non possa gravare con nuova burocrazia i nostri studi.

In seguito abbiamo riproposto il tema al responsabile delle politiche economiche del Partito Democratico Avv. Cafarelli nell’incontro del 19 giugno scorso.

Abbiamo inoltre più volte sollecitato la FNOMCeO, che ha avuto incontri ufficiali presso l’Agenzia delle Entrate per definire l’attuazione della norma, a prendere posizioni nette di contrasto rispetto al nuovo pesante obbligo che ricade su tutti i medici che fanno attività libero professionale.

Tutto ciò non è servito e ci ritroviamo ora con la prospettiva di dover adempiere a questo nuovo obbligo che richiede tempi, costi e personale dedicato, senza ricevere alcuno sgravio e supporto in cambio.

Il sindacato non può accettare supinamente questa nuova imposizione e vuole cercare di risolvere questa situazione che carica di compiti impropri ognuno di noi: anche la CAO e altri sindacati medici (FIMMG in primo luogo) si stanno mobilitando ed insieme è necessario agire con azioni comuni che andranno al più presto concordate.

Stiamo anche valutando di attuare comportamenti di protesta, fino al non adempiere all’obbligo stesso, per fare ciò abbiamo però bisogno di conoscere la posizione dei Soci, come sono strutturati in tema di fatturazione con strumenti informatici e quanto siano disposti anche a rischiare sanzioni e multe nel caso ANDI invitasse a boicottare questa nuova imposizione.